Versione adattata da quella pubblicata qui sul sito 35mmc.com
In un precedente post, ripreso qui su queste pagine, non avevo indicato che in realtà la mia prima macchina fotografica personale è la Kodak Instamatic 155x che papà mi aveva portato durante una colonia estiva nel 1972. Dopo sei anni di foto a scuola e/o in vacanza, avevo debuttato nel mondo Canon FD, ma a volte insistevo con il formato 126, quando i rullini erano ancora disponibili, così naif nel loro grazioso formato quadrato. Saggiamente, avevo cercato di salvare un paio di cartucce per eventualmente ricaricarle, ma poi non ho mai deciso di passare ai fatti, e la 155x è ancora là che aspetta su uno scaffale.
Lo scorso aprile, alla fine di una breve ricaduta di G.A.S., ho visto una Instamatic 500 praticamente perfetta, con un limpido Schneider Xenar 38/2.8 collassabile montato Compur, un affidabile esposimetro al selenio, e persino una graziosa custodia con rinforzi cromati. Non ho potuto resistere e ho dovuto investire 15€ in un massiccio e quasi inutilizzabile gioiello nato nel 1965.
Così ho speso altri spiccioli per un 126 sigillato, un llfocolor HR 100 scaduto nel 1987 e probabilmente mal conservato. Anziché semplicemente aprire il guscio sotto una comoda luce, buttando via la pellicola, ho deciso di usarla a 25 ISO il giorno in cui è passato di qui il Giro d’Italia.
Dopodiché, l’ho sviluppata in C41 (rischiando le mie dita nel buio, con un fidato coltellino). È uscito un nero verdastro con qualche ombra colorata appena percettibile. Un po’ spiaciuto, avendo altro da fare, ho piantato lì sia la pellicola sia l’esoscheletro.
Una volta in vacanza, ho provato a puntare sull’esperienza della ricarica. Ho avvolto una striscia di FP4+ per usarla a 200. La 500 ha qualche irregolare problema nell’avanzamento (ho un paio di idee su come sistemarlo), ma mostra dei risultati veramente buoni, anche sui fotogrammi “mangiati”. Quest’obiettivo croccante merita i colori vivaci di una pellicola fresca.
I negativi parzialmente sbucherellati non mi spiacciono, e spero che presto le Sorelle Quadrate possano ritornare in circolazione.
E il vecchio negativo? ho chiesto un miracolo, ostentando le strisce allo Spirito Silverfastico del Potente V700, e il miracolo è arrivato. Butterato, sporco e stinto – ma leggibile!