Non sono stato tra i primi a comprare un telefonino che fa le foto. il primo l’avevo comprato una dozzina d’anni fa, ma chiamare foto delle immagini alla risoluzione di mezzo VGA era difficile. Poi nel 2008, per un problema da risolvere urgentemente, avevo comprato di seconda mano un Sony K800i. Il primo smartphone, in un certo senso; quello che usava James Bond come arma segreta. La roba elettronica invecchia in modo patetico. Comunque l’ho fatto lavorare cinque anni e, a cambiargli la batteria, funzionerebbe ancora. Dal punto di vista della foto d’azione la sua comodità e rapidità di fuoco erano incomparabili rispetto a quelli di oggi, anche se lo sportellino era scomodo da ogni altro punto di vista.
25.3.2016
Come si cambia. Il sogno di una vita era quello di avere in tasca una macchina fotografica in ogni momento. Il telefonino che avevo preso nel 2004 aveva una microfotocamera che faceva delle discrete fototessere a risoluzione zerovirgola, ma ovviamente non era quel che intendevo. Quando ha deciso di mettersi a riposo, ho optato per uno con fotocamera da 3.2 e memoria illimitata. Adesso HO una fotocamera sempre con me, anche se non è certo una delle solite. Operativa nel tempo che serve per estrarla dalla tasca facendo scorrere la protezione dell’obiettivo. Nei primi quattro giorni, cercando di non esagerare, sono arrivato a quasi 400 scatti. Avrò bisogno di qualche tempo per adattarmi a questa nuova dimensione.